Tutti pazzi per le more!

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Ma no! Cosa avete capito? Non per le donne dai capelli scuri, ma per quei piccoli, tondeggianti frutti che rendono più allegra e saporita la nostra estate.

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Il Rubus fruticosus, ovvero la pianta del rovo, è da sempre oggetto di amore – odio da parte dell’umanità. Adorato dai poeti, come simbolo di amore tormentato ed introspettivo – ed osteggiato dai contadini, perché infestante – questo arbusto cresce praticamente ovunque.

Predilige i terreni aridi e soleggiati, tant’è che una leggenda la cataloga come pianta preferita da Satana per la sua caratteristica “pungente”. Sempre il mito narra che l’11 di ottobre, il diavolo esca dall’inferno per lanciare la sua maledizione sulla pianta e farne crescere le spine. Non solo, ma i frutti nati dopo questa data, ammuffiscono subito ed hanno un sapore aspro.

Bisogna quindi approfittare della bella stagione e raccoglierne in abbondanza proprio in questo periodo. Se invece volete provare a coltivare more sul balcone di casa, non temete. In commercio esistono delle varietà ibride, la cui piante sono prive di spine.

E così, beffate anche il diavolo e vi godete il succoso frutto senza il rischio di graffiarvi le mani.

 

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